Nel film, Andrea interpreta Christian, un bullo che, spinto da insicurezze e difficoltà interiori, perseguita chi percepisce come più debole per sentirsi forte e nascondere le proprie fragilità

Andrea Arru, giovane attore di talento, interpreta il bullo Christian nel ”Il Ragazzo Dai Pantaloni Rosa”, l’antagonista principale della storia. Il film diretto da Margherita Ferri ha emozionato pubblico e critica, diventando uno dei maggiori successi cinematografici dell’anno con un incasso che ha superato i 7 milioni di euro. La pellicola è tratta dalla drammatica vicenda di Andrea Spezzacatena, un ragazzo di 15 anni che nel 2012 si tolse la vita dopo essere stato vittima di bullismo a scuola e sui social. Il motivo scatenante? L’indossare un paio di pantaloni rosa che aveva attirato insulti omofobi e maltrattamenti continui da parte dei compagni di classe. La madre, Teresa Manes, ha trasformato il dolore per la perdita del figlio in un atto di denuncia scrivendo un libro in cui racconta la storia di Andrea e il clima di solitudine e discriminazione che l’ha spinto al tragico gesto.

Christian, il ruolo di Andrea Arru al progetto

<<Non conoscevo questa storia, perchè all’epoca avevo circa 5 o 6 anni. Quando mi hanno scelto per il ruolo di Christian, mi sono documentato sulla vicenda e ha attirato la mia attenzione, in quanto si sente parlare spesso di bullismo, anche nell’ ultimo periodo sono successi casi molto simili. È terribile pensare che situazioni del genere continuino a verificarsi. Allo stesso tempo mi è sembrato che non fosse stata data abbastanza voce alla madre di Andrea, Teresa, per rendergli giustizia>>, così Andrea Arru racconta com’è nato il ruolo di Cristian al progetto. <<Sentivo una grande responsabilità sulle spalle, sia per la parte che dovevo interpretare sia per il messaggio che volevo trasmettere, però ho amato profondamente questo lavoro, per questa ragione credo di essere riuscito a dare quel tocco in più alla narrazione>>.


Nel film interpreti Christian, un personaggio chiave. Vuoi raccontarci di più su di lui? Vi aspettavate un riscontro così caloroso da parte del pubblico?


<<Con la regista, Margherita Ferri, abbiamo lavorato a lungo sul personaggio prima dell’inizio delle riprese, con l’obiettivo di conferirgli sfumature diverse rispetto al classico antagonista cattivo. Volevamo creare una figura molto dinamica che nella sua cattiveria riuscisse ad assumere delle sembianze più umane. Questo per sottolineare la nostra visione del bullo: una persona che, a causa delle proprie insicurezze e difficoltà, finisce per perseguitare chi gli permette di sentirsi più forte. Devo dire che il riscontro è fantastico: sia l’opera nel suo complesso sia i numerosi messaggi che sto ricevendo stanno superando ogni mia aspettativa>>.


La vostra pellicola si ispira alla storia vera di Andrea Spezzacatena. C’è qualcosa in particolare che ti ha colpito o che ti ha aiutato a dare profondità al tuo personaggio?


<<La vicenda di Andrea mi ha colpito ancora di più dopo aver incontrato Teresa. L’ho conosciuta personalmente e ci siamo visti più volte: quei momenti sono stati fondamentali per me. Nei suoi occhi e nella sua voce si percepisce un mix di profonda tristezza, quella di una madre che ha vissuto una tragedia così grande e ha una straordinaria determinazione nel voler far conoscere l’accaduto e rendere giustizia a suo figlio. Questo mi ha dato una carica emotiva inaspettata spingendomi a impegnarmi al massimo per questo film>>.



Nel 2024 il bullismo si è evoluto in nuove forme, come il “bullismo digitale”. Qual è il tuo punto di vista su questo fenomeno?


<<Il cyberbullismo o bullismo digitale è una piaga nata tantissimi anni fa quando i social erano ancora poco diffusi, a dimostrazione di quanto sia profondamente radicato. Ad esempio, nel 2024, se tu pubblichi qualcosa su internet è quasi impossibile cancellarla definitivamente. Poi è una cosa che ti può perseguitare anche quando sei a casa, nei tuoi spazi, in qualunque luogo, ovvero una delle forme peggiori che ci sia al momento. Infatti non basta spegnere il telefono: le tracce di ciò che è stato detto o fatto online rimangono>>.




By Isabella Murgia

Giornalista pubblicista, laureata in Filosofia, con sede a Cagliari. Fondatrice de "La Voce dei Protagonisti"

2 thoughts on “Andrea Arru, attore di talento nel “Ragazzo dai Pantaloni Rosa””
  1. Bravissima Isabella!
    Dimostri sempre grande professionalità e riesci a estrapolare informazioni preziose da ogni intervista.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *